Dal 2021 TUTTE le fatture dei medici e professionisti sanitari vanno trasmesse al sistema TS entro la fine del mese successivo

Prime riflessioni in tempo quasi reale a seguito della comparsa in G.U. del Decreto Ministero dell'Economia e delle Finanze del 19/10/2020, il cui testo trovate cliccando qui a fianco. DM 19 ottobre 2020

Il decreto riguarda tutti gli iscritti all'albo dei medici chirurghi e odontoiatri, le strutture sanitarie, i veterinari, gli psicologi, gli infermieri, ostetriche, ottici, biologi, dietisti, igienisti dentali, fisioterapisti, logopedisti, podologi, ortottisti, etc.

Il DM si intitola, innocuamente, Adeguamento del tracciato del Sistema tessera sanitaria ai fini della trasmissione al Sistema tessera sanitaria dei dati relativi alle spese sanitarie e veterinarie, e pertanto ci si aspetterebbe solamente una serie di misure tecniche volte ad adeguare la comunicazione dei dati che devono confluire nella dichiarazione precompilata dei cittadini sulla base delle intervenute modifiche normative, in prima battuta l'obbligo di indicare le modalità di pagamento (tracciato o non tracciato) così come introdotto dalla Legge di Bilancio 2020.

La realtà è però completamente diversa in quanto il Ministero (sulla base della delega prevista dall'art.3 comma 4 del decreto legislativo 21 novembre 2014, n.175) oltre a trattare il tema della tracciabilità, sembra eccedere nella delega, decidendo di:

  • Modificare sensibilmente i termini di invio dei dati al Sistema TS rendendo l'obbligo mensile invece che annuale,
  • Prevedere la trasmissione anche dei dati oggetto di opposizione.

L'art.2 del DM prevede infatti che, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2021, i soggetti tenuti alla trasmissione delle spese sanitarie debbano anche trasmettere "l'indicazione dell’esercizio dell’opposizione da parte del cittadino alla messa a disposizione dei dati all’Agenzia delle entrate ai fini della predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata, di cui all’art. 3 del presente decreto. I dati relativi alle spese per le quali il cittadino ha esercitato l’opposizione sono trasmessi al Sistema TS senza l’indicazione del codice fiscale dell’assistito."

Oggi, e fino alle fatture incassate entro il 31/12/2020, le fatture per le quali il cliente ha chiesto la non trasmissione non si trasmettono poichè non confluiranno nel 730 precompilato. 

L'art. 7 del decreto dispone inoltre che, per le spese sostenute dal 1° gennaio 2021, la trasmissione dei dati da parte degli operatori sanitari (o dei loro intermediari/consulenti) debba avvenire entro la fine del mese successivo alla data del documento fiscale. Pertanto da un unico invio annuale previsto entro il 31 gennaio dell'anno successivo si passerà a 12 invii mensili.

La mia prima considerazione, a caldo, è quella che il Ministero, consapevole del fatto che probabilmente l'obbligo della fattura elettronica per prestazioni sanitarie a privati - rinviato per il 2019 e 2020 - sarà rimandato anche per il 2021 (se non altro per problemi operativi aggiuntisi in relazione alla attuale situazione sanitaria nazionale che tiene i medici sotto pressione) ha deciso di trasformare il Sistema TS, di fatto, in una comunicazione di dati fiscali completa e mensile.

Si trasmette tutto, anche le fatture per le quali c'è opposizione alla trasmissione e si trasmette ogni mese.

In tal modo l'Agenzia delle Entrate avrà a disposizione tutti i dati da utilizzare per le verifiche fiscali e potrà cercare di far partire il folle progetto della tassazione mensile calcolata su entrate e uscite effettive dei titolari di partita iva (cash flow tax).

Resto fortemente dubbioso (aspetto da approfondire) sul fatto che il Ministero abbia applicato correttamente la delega legislativa per modificare i termini di adempimenti fiscali sopra richiamati e, a prescindere da questo, quello che non lascia dubbi è invece il fatto che la trasmissione mensile di tutte le fatture (spesso emesse in forma cartacea) si tradurrà certamente in maggiori adempimenti, tempi e costi per gli operatori sanitari e loro consulenti.

E' un atto di forza da parte del Ministero che snatura e trasforma un adempimento, imponendone altri e nuovi a proprio piacimento. A dimostrazione del fatto che in Italia il legislatore fiscale (ma non solo), sembra sedere sempre più fuori dal Parlamento. La situazione è preoccupante ma, come al solito, nessuno o quasi ci farà caso.

E tutto quello che viene sbandierato per semplificazione continua ad esserlo solo per l'Agenzia delle Entrate e praticamente mai per i contribuenti.






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