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Pressione fiscale al 95%. Volete aumentarla ancora un pochino?

Sto osservando i carichi fiscali di alcune srl su bilanci al 31.12.2011. Tra Ires e Irap si oscilla dal 75 al 95% dell'utile civilistico. Come può uno Stato civile tollerare tale situazione e considerarla rispettosa del principio di capacità contributiva previsto dalla Costituzione? Come possono gli imprenditori continuare a sopportare tutto questo? Non riesco a capacitarmene.  Una pressione fiscale diretta del 95% scoraggia qualsiasi investitore e toglie risorse altrimenti da destinare ad investimenti e sviluppo, invogliando l'imprenditore stesso a cercare "tutte" le soluzioni possibili per abbassarla. La riduzione di questo incivile "esproprio"  dovrebbe essere tra i primi doveri di uno Stato serio.

E' ora di dire basta

E' ormai troppo tempo che le cose non vanno più come dovrebbero andare. Mi riferisco, naturalmente a ciò che osservo svolgendo il mio lavoro di Dottore Commercialista. Le norme sempre più indecifrabili, le semplificazioni di facciata che in realtà aggravano ulteriormente il quadro, la morsa fiscale sempre più stringente e sempre più basata sul nulla stanno rendendo la mia professione una via crucis piena di trappole. Incastrati tra il fisco che pensa sia lecito trattarci come dipendenti o sguatteri e il cliente che non si rende conto dei salti mortali che dobbiamo fare per evitare di fargli commettere errori. Questo blog vuole essere un diario delle cose che non funzionano, cercando di evidenziare le assurdità di alcune parti del sistema e di suggerire o provare a ragionare su come potrebbero essere impostate diversamente; vuole essere però anche un segnalatore delle situazioni normali e che funzionano, perchè la speranza non va naturalmente mai annientata e dai comportamenti valid