La banca dati del capo ha un buco nella gomma, ripariamola col chewing gum.



Ho avuto il piacere (?!) di riscontrare, durante un paio di verifiche fiscali, che sembra esserci un bug nelle banche dati dell'Agenzia delle Entrate. La cosa è sorprendente, tanto più che la situazione dovrebbe andare avanti da anni senza che nessuno vi abbia posto rimedio.
Succede infatti che nella compilazione -telematicamente obbligatoria, badate bene- del modello AA9/12, con il quale le persone fisiche dotate di partita iva (ma stessa cosa vale per il modello per le società AA7/10) comunicano l'apertura e/o la chiusura di altri luoghi in cui sono svolte le attività, seguendo le istruzioni, non vanno indicati i dati che sono già stati comunicati in precedenza.

Questa la sezione del modello.






E queste le istruzioni.





Pertanto, nell'ipotesi in cui un professionista, ad esempio, comunichi a Gennaio l'apertura dell'attività e lo svolgimento della stessa in due studi diversi e successivamente ne apra un terzo, come previsto dalle istruzioni e dal modello stesso, compilerà i dati del solo nuovo studio, avendo comunicato in precedenza quelli degli altri luoghi di esercizio.
Ebbene: colpo di scena! Anzi, colpo di spugna! Nelle banche dati dell'Agenzia delle Entrate, pare infatti che la seconda comunicazione cancelli tutti i dati inviati con la precedente. Nell'esempio sopra riportato, per il fisco e, conseguentemente, per la Guardia di Finanza che attinge alle banche dati, il contribuente verificato risulterà titolare di un solo studio invece di tre.
Pertanto, in occasione di verifiche fiscali da eseguirsi con effetto sorpresa, i funzionari si recheranno in un solo luogo e non negli altri due, rischiando di compromettere, in alcuni casi, l'intera operazione.

Per combattere l'evasione fiscale, invece di rovinare le giornate delle partite iva e dei commercialisti con ulteriore inutile richiesta di dati, mi riferisco all'introduzione dello spesometro trimestrale analitico con dichiarazione iva incorporata, sarebbe forse il caso di dare una controllatina a quelli che l'Agenzia ha già disponibili e di dotarsi di una grande Big Babol.

Nota del 10/11/2016: il problema pare esistere solo laddove le comunicazioni originarie sono state effettuate tramite modello cartaceo. In questo caso, quando si presenta successivamente una comunicazione di variazione telematica, si sovrascrivono tutte le informazioni senza che il sistema tenga memoria delle sedi precedentemente comunicate.

Istruzioni modello AA9/12

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